Collection Actes – Urbino
Louis Hjelmslev (1899-1965).
Le forme del linguaggio e del pensiero
Publication sous la direction d’Alessandro Zinna et Lorenzo Cigana
ISBN 979-10-96436-01-9 / Éditions CAMS/O
Quatrième de couverture
Il linguista Louis Hjelmslev è riconosciuto, insieme a Ferdinand de Saussure e Roman Jakobson, tra i padri nobili dello strutturalismo europeo. I suoi lavori sono rimasti a lungo una risorsa per gli studi storici delle scienze del linguaggio come per le più recenti teorie del senso : da Greimas a Eco, da Zilberberg a Rastier, semiologi, linguisti e studiosi di semantica hanno attinto al vasto repertorio concettuale e terminologico del ricercatore danese. La visione teorica, la capacità di sintesi, la ricerca sui fondamenti epistemologici nelle scienze del linguaggio sono ancora tra le ragioni che tengono vivo l’interesse per le sue opere.
Una disparità si registra tuttavia nel trattamento delle fonti dei due padri dello strutturalismo : se di Saussure conosciamo e studiamo i frammenti scritti in francese, di Hjelmslev ignoriamo spesso quei libri e articoli che sono stati redatti in danese. Inoltre, la moltitudine di lingue in cui sono scritti i suoi saggi, come le difficoltà oggettive del loro reperimento, hanno fatto sì che diversi dei suoi scritti siano rimasti fin qui poco conosciuti. Negli anni le traduzioni hanno colmato le numerose lacune dando accesso a molti dei suoi scritti in lingua francese e soprattutto – grazie agli sforzi prodigati dal Circolo Glossematico di Padova – in italiano. La conseguenza è stata quella di identificare Saussure con l’insieme dei suoi scritti, riconducendo Hjelmslev a un’unica opera che coincide con la versione americana dei Prolegomena e le sue numerose traduzioni. Gli articoli qui raccolti intendono ridare spessore storico e teorico ai saggi meno conosciuti, per lo più editi postumi o che rimangono ancora inediti, per giungere a identificare l’autore danese con l’intero corpus dei suoi scritti. La distanza temporale sopraggiunta con la ricorrenza del cinquantenario della scomparsa legittima uno sguardo globale sulla sua opera.
La raccolta intende esplorare quegli aspetti occultati dal successo del suo libro più conosciuto, affiancando così, alla visione di un teorico sincronico e propugnatore del pensiero logico, una visione più contrastata che consideri quella componente diacronica e prelogica più vicina alla natura stessa del linguaggio. Pur senza fare di Hjelmslev un Giano bifronte, la ricerca estesa al corpus dei suoi scritti ci restituisce una visione più contrastata dell’autore.
Introduzione
Alessandro Zinna
Louis Hjelmslev : l’opera e il corpus
Sezione 1
Le letture di Hjelmslev
Daniele Gambarara
La semiotica di Saussure e la semiotica di Hjelmslev
Stefano Traini
Eco lettore di Hjelmslev : tra occasioni mancate e mosse vincenti
Rossana De Angelis
Le cercle et la spirale. Deux réceptions de l’œuvre de L. Hjelmslev
Viggo Bank Jensen
Hylling Georg Wiwel (1851-1910) e Louis Hjelmslev (1899-1965)
Bohumil Vykypěl
Hjelmslev and the present-day linguistics
Alessandro Zinna
La semiotica : da Hjelmslev all’École de Paris
Sezione 2
Le problematiche hjelmsleviane
Romeo Galassi
Sul Principio di Riduzione in Glossematica e sul Riduzionismo
Massimo Prampolini
La procedura glossematica
Tiziana Migliore
L’enunciazione in Louis Hjelmslev
Lorenzo Cigana
Dividere o astrarre ? La pratica teorica della Glossematica
David Piotrowski
Les rapports de « relation » et de « corrélation » :
Considérations épistémologiques
Antonino Bondì
La plasticité au cœur de la sémiose :
la machine sémiolinguistique de Hjelmslev
Cristina Zorzella Cappi
Non c’è linguistica senza filosofia.
Il principio di analisi di Hjelmslev
Claudio Paolucci
Forme del linguaggio e del pensiero.
Per una riformulazione del principio empirico